Mandala in sanscrito significa “centro, circolo, anello magico”. Il termine, in origine (intorno al 1500 a. C) era associato a elementi celesti quali il Sole e la Luna. Soltanto in seguito venne accostato ai disegni che conosciamo oggi.
Il mandala è un simbolo spirituale e rituale che rappresenta l’universo. Non solo una forma d’arte, i mandala sono usati in numerose tradizioni spirituali, ma soprattutto nell’Induismo e nel Buddismo, per focalizzare l’attenzione, per definire uno spazio sacro e per aiutare la meditazione. Nella tradizione buddista i mandala vengono disegnati con sabbie colorate e poi distrutti, a simboleggiare l’impermanenza del mondo materiale.
Nella tradizione tibetana un mandala è costituito dai 5 elementi che compongono il nostro universo:
- La terra, giallo – fermezza, solidità, fiducia: dà la vita
- L’acqua, bianco – fluidità, flessibilità: armonizza la vita
- Il fuoco, rosso – sole, calore,vitalità: matura la vita
- L’aria, verde – respiro della terra, scambio, comunicazione. Anima la vita
- Lo spazio, blu – l’infinito, la libertà. Accoglie la vita.
Simbolismo
All’interno dei loro intricati schemi circolari, puoi trovare simboli comuni in tutti i mandala. Tradizionalmente, includono la presenza della mente del Buddha in una forma astratta, più comunemente rappresentata come una ruota, un albero, un fiore o un gioiello.
Il centro è un punto, che è un simbolo considerato privo di dimensioni. È interpretato come il punto di partenza, l’inizio della contemplazione e della devozione al divino. Da lì, il punto è circondato da linee e motivi geometrici che simboleggiano l’universo, circondato dal cerchio esterno che rappresenta la natura ciclica della vita.
I simboli comuni all’interno del mandala includono:
- Ruota con otto raggi: la natura circolare di una ruota funziona come una rappresentazione artistica di un universo perfetto.
- Campana: le campane rappresentano un’apertura e uno svuotamento della mente per consentire l’ingresso di saggezza e chiarezza.
- Triangolo: quando sono rivolti verso l’alto, i triangoli rappresentano l’azione e l’energia e quando sono rivolti verso il basso rappresentano la creatività e la ricerca della conoscenza
- Fiore di loto: un simbolo sacro nel buddismo, la simmetria di un loto rappresenta l’equilibrio. Come un loto si estende dall’acqua alla luce, così fa un essere umano che cerca il risveglio e l’illuminazione spirituale.
- Sole: oltre ad essere una base popolare per i moderni modelli di mandala, i soli tendono a rappresentare l’universo, spesso veicolando significati legati alla vita e all’energia.
Solitamente i mandala si colorano partendo dal centro e procedendo poi verso l’esterno, per incoraggiarci ad una maggiore apertura verso gli altri che parte comunque dalla necessità primaria di conoscere innanzitutto se stessi.
E’ una pratica dunque antica e che viene da lontano ma con conferme anche attuali grazie proprio alla psicologia moderna che ritiene che i mandala sono una rappresentazione del nostro io e delle emozioni che proviamo mentre coloriamo. Carl Gustav Jung aveva studiato i mandala e l’arte del colorare come tecnica di rilassamento. Considerava i mandala come simboli vivi in grado di avere effetti benefici sulla mente.
Possiamo colorarli e decorarli a piacere ed effettivamente sembrano apportare tanti ma tanti benefici, in fondo concentrarsi su un qualcosa che allo stesso tempo ci rilassa sembra davvero poter alleviare lo stress e l’ansia della società moderna. E’ un po’ come rallentare i propri ritmi e respirare profondamente.