NELL’ERA DEL 5 G LA VERA CONNESSIONE E’ QUELLA CON NOI STESSI

Come possiamo sintonizzarci sulla nostra frequenza?

Settembre 2016, srotolo delicatamente il mio tappetino e mi siedo silenziosamente in quella stanza dalla luce soffusa, calda, accogliente, avvolgente. Davanti a me la mia insegnante a gambe incrociate, di fianco a lei leggermente spostata a destra, una bellissima statua color bronzo di Shiva. Si respira un atmosfera di pace, impaziente attendo l’inizio della lezione. Sono capitata qui per caso incuriosita da una pubblicità che attrasse la mia attenzione. Non so bene cosa cercassi in quel momento confusionario e caotico della mia vita ma il mio istinto mi diceva che qui avrei trovato tutte le risposte e le soluzioni. 

Quando ho iniziato yoga pensavo che la pratica iniziasse e terminasse esclusivamente in quel momento, in quell’ora, li sul mio tappetino.

 

Quelle sensazioni che sperimentavo di benessere, beatitudine, pace interiore, quiete che emergevano dopo la pratica, pensavo potessero arrivare solo grazie a quell’ora e mezza di lezione. Con il tempo compresi che la vera pratica, inizia quando si riesce a portare la pratica stessa fuori dal tappetino ed è esattamente questo lo scopo nel praticare. Ossia quell’attitudine, quelle sensazioni che si sperimentano durante la lezione bypassarle/trasferirle nella vita quotidiana. Impresa non semplice con i ritmi frenetici della nostra vita quotidiana e nella società di oggi..

Per questo ho sempre creduto che yoga non è solo una filosofia o una pratica di per sé ma un vero e proprio strumento di crescita personale che può aiutarci a migliorare la nostra vita.

Che cosa succede quando pratichiamo? Perché possiamo sentire emergere queste sensazioni? Ci avete mai pensato? La risposta che mi sono data è perché ci sconnettiamo letteralmente con il mondo esterno, abbandoniamo i pensieri impazziti della nostra mente, pensieri spesso dominati da ego, per iniziare a scoprire ed avvicinarci al nostro piccolo ma grande mondo interiore.

Ci connettiamo finalmente con noi stessi!

Ed ecco che infatti le nostre giornate frenetiche, a correre da una parte all’altra, ci fanno vivere con il pilota automatico, senza nemmeno più chiederci perché facciamo ciò che facciamo, ci fanno completamente sconnettere da noi stessi.

Quindi cosa possiamo fare per far in modo che possiamo vivere con più consapevolezza, soprattutto presenza e connessione con noi stessi nella nostra vita?

La pratica di yoga aiuta sicuramente in questo cos’ come la meditazione esistono tantissimi tipologie di meditazione che  aiutano perfino meditazioni in movimento…

Ma io vi racconterò di come la montagna, la natura possano aiutare in questo, per me è la montagna è il luogo in assoluto dove possiamo letteralmente amplificare i nostri sensi. In cui possiamo immergerci nell’ascolto dei suoni della natura; il cinguettino degli uccellini, il fruscio del vento tra le fronde degli alberi, un ruscello scorrere, la luce soffusa del sole che filtra tra gli alberi, i prati riempiti di fiori di campo, inebriarci del fresco profumo del bosco, del fieno,  ascoltare il nostro respiro che ci guida passo dopo passo, meravigliarci davanti  ai colori della natura che ci circonda, il blu del cielo, il verde brillante dei prati , il colore della terra: terra e cielo in un unico spazio in cui siamo immersi in cui tutto è connesso e noi ne facciamo parte.

Si perché in questo luogo a volte magico, quasi surreale, incantato, passo dopo passo noi possiamo fare un viaggio attraverso noi stessi, attraverso la totale apertura dei nostri sensi e con l’ascolto del nostro respiro possiamo ritrovare la nostra pace e quiete. In questo spazio possiamo pulire la nostra antenna e finalmente connetterci, essere totalmente presenti a ciò che facciamo, osserviamo, ascoltiamo, sentiamo.

Non solo, passo dopo passo tra i mille sentieri che possiamo intraprendere, ci accorgeremo presto che in fondo la montagna è anche un importante maestra di vita.

I vari sentieri che possiamo affrontare in fondo rappresentano le varie strade della vita, a volte sentieri impervi, difficili, rischiosi, altre volte pianeggianti senza grossi ostacoli. Alcune volte dovremo buttarci con coraggio e uscire dalla nostra zona di comfort, altre volte sarà una vera e propria passeggiata, percorrere sentieri già segnati, strade già percorse da qualcuno che ci ha fatto da “aprivia” . Ma per arrivare in cima alla vetta della montagna tutto ci sarà di grande aiuto e a volte i sentieri più difficoltosi porteranno maggiore soddisfazione. Ma in fondo la montagna ci affascina proprio per questo e sappiamo che l’unico modo per realizzare noi stessi, a volte,  è smettere di percorrere quella strada dritta senza rischi.

La montagna ci può insegnare a valorizzare ogni singolo istante e goderci la bellezza nelle piccole cose gratuite per tutti e sono sicura in grado di emozionare anche voi; l’attesa di un alba, i colori del tramonto, le sfumature dei colori al cambio di ogni stagione, riscoprire il nostro bambino interiore che qui in mezzo alla natura gli verrebbe  ancora voglia di rotolarsi nell’erba soffice, di bagnarsi sotto una cascata e mangiare la neve mentre cade silenziosa. La montagna ci insegna il valore del tempo, del nostro tempo a goderci il viaggio e non solo l’arrivo, “l’importante non è quello che trovi alla fine di una corsa, l’importante è quello che provi mentre corri” diceva Faletti in un celebre film. La montagna ci insegna che forse la felicità non è contenuta nei mille oggetti che possediamo ma nello spazio che resta libero e che noi riempiamo di emozioni.

E quando finalmente, con il nostro passo e il nostro tempo, con le nostre insicurezze, titubanze, con le strade sbagliata magari intraprese e poi di nuovo a provare un’altra strada fino a trovare quella giusta per noi, arriveremo in cima, allora li e soltanto li capiremo che è stato solo grazie a quel percorso tortuoso che spesso ci ha fatto pensare all’idea di abbandonarlo e tornare indietro, che scopriremo che l’impossibile è diventato possibile.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *