Il primo passo è ascoltare sè stessi

In una società caratterizzata da ritmi di vita frenetici,assillati e assediati da decine di voci (voci di familiari, capi, amici, partner, colleghi ecc..) che ci dicono cosa dobbiamo fare, chi siamo, come siamo, addirittura come dovremmo essere,  sono  sempre più  le persone che vanno  alla ricerca di ricette miracolose per stare un po’ meglio e trovare un po’ di benessere.  

Non sempre  però la soluzione è all’esterno. Il silenzio, è una delle risorse più preziose per il mondo moderno. Abituati come siamo a ricevere ogni sorta di rumore non si riesce più a farne a meno. Il silenzio ci mette quasi paura, abbiamo paura di restare con noi stessi, di sprofondare nei nostri pensieri e scoprire le nostre debolezze. Abbiamo un incessante bisogno di riempire i vuoti, di riempire il silenzio con le parole.

Ma c’ è una parte di noi che ci parla, ma noi siamo troppo occupati per ascoltare. Anzi forse sappiamo benissimo cosa, quella parte più profonda di noi , ha da dirci, ma spesso la ignoriamo perché ci mette davanti delle risposte, delle scelte, delle possibilità, magari anche scomode, e la nostra parte razionale e logica cerca in tutti i modi di allontanarcele.

Credo ci siano momenti in cui comprendi che devi ascoltare quella voce e quindi agire. Se il tuo cuore e la tua pancia ti dicono una cosa, dovresti seguirla e basta.

Già Giordano Bruno diceva “Guarda dentro di te, ascolta la tua voce interiore e ricorda che l’unico vero maestro è l’essere che sussurra al tuo interno. Ascoltala: è la verità che è dentro di te. Sei divino non lo dimenticare mai!”

Riscoprire la propria voce interiore, la voce del proprio cuore, è fondamentale per dare alla propria vita una nuova rotta, votata alla realtà e orientata verso una vera realizzazione.
Un aiuto fondamentale può venire da questa meditazione che Osho suggerisce:

“Se potessi scegliere in base alle tue inclinazioni, fidandoti dell’intuizione… una voce interiore che nei bambini è molto sviluppata ma poi, un po’ alla volta, si affievolisce. La voce dei genitori, degli insegnanti, della società e dei preti diventa sempre più predominante. Ebbene, se vuoi entrare in contatto con la tua voce, devi passare attraverso una fitta barriera di rumori.
Esiste un bellissimo esperimento per chi medita. Osserva dentro di te: a chi appartiene quella voce? A volte è la voce di tuo padre, a volte quella di tua madre, a volte quella di tuo nonno, a volte quella del tuo maestro di scuola. Sono tutte voci diverse tra di loro. C’è solo una cosa che non riuscirai a trovare tanto facilmente: la tua voce interiore. È stata sempre repressa! Ti è stato sempre detto di ascoltare gli anziani, il prete, gli insegnanti, ma non ti è mai stato detto di ascoltare la voce del tuo cuore.
Dentro di te esiste una voce impercettibile che è tua, anche se non l’hai mai ascoltata, ed è quasi impossibile trovarla tra tutte le voci che ti sono state imposte.
Come prima cosa, devi liberarti da tutti quei rumori e assorbire la qualità del silenzio, della pace e della serenità. Solo così, e sarà una sorpresa, scoprirai di avere una voce interiore”.

Un altro step importante da fare è seguire il nostro intuito/istinto, questo  è un modo per onorare noi stessi. È un modo per percorrere la nostra strada, per vivere la nostra vita, è un modo per realizzare i nostri sogni. Sono convinta che la nostra intuizione ci aiuti a essere nel posto giusto al momento giusto a fare la cosa giusta. Ci conduce alle persone giuste, lungo il percorso migliore per noi.

Eppure, il più delle volte, scegliamo di dare più ascolto agli altri o alla nostra parte più razionale magari inconsciamente condizionata dai nostri genitori, familiari, partner ecc… giungendo anche a fare cose che rispecchiano più i desideri altrui che i nostri.  Per questo è anche importante avere fiducia in sé stessi e nei propri obiettivi in modo da non farci divenire delle marionette dagli altri .

Concludo con le parole di Shakti Gawain, pioniera nel campo della crescita personale dice:

“Nasciamo dotati d’intuito. Il problema è che la maggior parte di noi è educata a sopprimerlo, o quantomeno a controllarlo, sulla base della falsa idea che sarebbe qualcosa di misterioso e oscuro. Le regole della nostra società ci inducono ad affidarci alla logica, alla razionalità. Eppure l’intuito è uno straordinario strumento pratico, molto utile per risolvere i problemi e le difficoltà di ogni giorno”