Il nostro stile di vita è a dir poco frenetico e logorante, le conseguenze a lungo termine non sono trascurabili perché implicano l’insorgenza di disturbi fisici, mentali, emotivi e relazionali. Per questo motivo sempre più persone sono alla ricerca di soluzioni per migliorare il proprio benessere e gestire lo stress della vita moderna.
Il biohacking si propone come strumento per ottimizzare questo percorso utilizzando la scienza, la tecnologia e una profonda comprensione della fisiologia umana.
L’aspetto più importante per cominciare è capire cosa funziona meglio per te.
“Il miglior investimento che puoi fare è su te stesso” Warren Buffet
Biohacking è essenzialmente la pratica di cambiare, di “hackerare” la nostra chimica e la nostra fisiologia attraverso la scienza e l’auto-sperimentazione. Esso consiste nell’apportare modifiche allo stile di vita al fine di ottenere risultati a lungo termine utilizzando conoscenze scientifiche per comprendere e ottimizzare i sistemi biologici.
Conosci il detto: “Sei quello che mangi”? Ciò si applica in realtà agli umani in un senso più ampio: tutto ciò che mettiamo nei nostri corpi – i nostri cibi, i nostri pensieri, i nostri movimenti fisici – influenzano tutti il modo in cui ci comportiamo.
C’è una branca della medicina che si chiama Epigenetica ed è una delle aree di ricerca più attive oggi, questa studia come l’ambiente esterno (intesa come aria che respiriamo, l’acqua e cibo, esperienze ed emozioni) controlli l’attività dei geni.
Nel nucleo di ciascuna cellula abbiamo 3 metri di DNA avvoltolati in uno spazio di 5 micron, il che è prodigioso, l’ulteriore prodigio è che, affinchè questo DNA si esprima , si deve aprire, srotolare, e lo fa ogni millisecondo in base alle esigenze della cellula; per farlo, deve ricevere un’informazione dall’esterno.
Era il 1997, Richard Strohman in un articolo pubblicato sulla rivista scientifica “Nature Biotechnology” sosteneva che il paradigma genetico andasse rivisto: avevamo ritenuto sino a quel momento che l’informazione andasse dal DNA all’RNA, alle proteine e non sapevamo che procedesse anche nel senso opposto, dall’ambiente al DNA.
Possiamo affermare che il codice genetico è un codice cosciente, dinamico e in costante apprendimento e adattamento. Possiamo paragonare il DNA ad un hardware e il software è l’epigenoma che apprende dalle esperienze, dinamico ed adattivo e muta in relazione all’ambiente.
Mediante il biohacking di te stesso, puoi effettivamente trasformare il tuo corpo in modo da sentirti più energico, essere più produttivo e, nel complesso, sentirti la migliore versione possibile di te stesso.
Definirsi biohackers non richiede saper modificare il DNA con la tecnologia CRISPR o iniettare cellule staminali per vivere in eterno.
Non è nemmeno un modo per giustificare le 40 pillole di integratori assunte ogni giorno o un impianto di microchip sottopelle. Non c’è neanche bisogno di mezzi sofisticati: abbiamo già a disposizione strumenti molto efficaci che, una volta trasformati in abitudine, garantiscono risultati esponenziali.
Volete alcuni esempi?
- Esporsi alla luce solare.
- Meditare.
- Trascorrere del tempo a contatto con la natura.
- Attività fisica
- Qualità del sonno
- Sana Alimentazione
Biohacker è chiunque sia sulla strada del cambiamento personale per diventare la migliore versione di se stesso.